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FAQ
  • Che cos'è il mercato libero?
    Secondo quanto previsto dall'Unione europea, da alcuni anni in Italia, come nel resto dei Paesi del continente, ogni consumatore domestico e non domestico può liberamente decidere da quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica e gas per le necessità della propria abitazione. Chi esercita questo diritto entra nel cosiddetto "mercato libero", dove è il cliente a decidere quale venditore o tipo di contratto scegliere e quando eventualmente cambiarli selezionando un'offerta che ritiene più interessante e conveniente. Si tratta di una scelta volontaria, che non prevede alcun obbligo. Al cliente finale che non esercita questa scelta o che è impossibilitato a farlo, saranno applicate le condizioni economiche e contrattuali regolate dall'Autorità.
  • Che tipo di cliente sono?
    “cliente domestico”,ossia una persona fisica, che utilizza l’energia elettrica per un’abitazione, i locali annessi o pertinenti all’abitazione da un unico punto di prelievo (un solo POD); “condominio con uso domestico”, ossia il punto di prelievo che alimenta un intero edificio, diviso in più unità catastali, in cui ci sia almeno una unità abitativa con utilizzi analoghi a quelli di un cliente domestico. Il contratto per tale punto di riconsegna può anche essere intestato ad una persona giuridica a patto che svolga le funzioni di amministratore del condominio e non sia una società che fornisce servizi di gestione calore o energia; “usi diversi” (Business), ossia un cliente, persona fisica o giuridica, che usa l’energia per usi diversi da quelli riconducibili ai due punti precedenti.
  • Che cosa si deve fare per passare al mercato libero?
    Per passare al mercato libero bisogna scegliere l'offerta che meglio soddisfa le proprie esigenze e sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura. Sarà poi il nuovo venditore a dover inoltrare la richiesta di chiusura del vecchio contratto al venditore precedente.
  • Quanto tempo serve per passare dal vecchio al nuovo venditore?
    Per il passaggio effettivo alla nuova fornitura occorrono da uno a due mesi: la nuova fornitura comincia nel momento in cui il nuovo venditore ha compiuto tutti gli atti necessari per gestire gli aspetti tecnici e commerciali del passaggio.
  • Cambiare venditore costa?
    No, cambiare venditore non costa nulla.
  • Che cos'è la voltura?
    La voltura è la variazione della titolarità di una fornitura da un cliente ad un altro con il medesimo venditore con il quale è possibile negoziare anche nuove condizioni contrattuali, senza interruzione dell'erogazione di energia elettrica e di gas.
  • Che cos'è un subentro?
    Il subentro, a differenza della voltura, è l'attivazione della fornitura da parte di un nuovo cliente e con qualsiasi società di vendita in seguito alla cessazione del contratto da parte del precedente cliente, che ha richiesto anche la disattivazione del contatore.
  • Come fare l'autolettura
    Comunicare l’autolettura ti consente di avere un profilo di consumo sempre aggiornato. In tal modo, anche in assenza di una lettura effettiva, saremo in grado di inviarti una bolletta sempre in linea con i tuoi consumi. Nella sezione apposita del nostro sito internet trovi tutti i dettagli su come comunicarci la tua autolettura.
  • Da che cosa è formato il costo della fornitura di energia elettrica? Che cosa si paga nella bolletta?
    Il costo del servizio di fornitura di elettricità è formato da quattro componenti principali: - spesa per la materia energia - spesa per il trasporto e la gestione del contatore - spesa per oneri di sistema - totale imposte e IVA
  • Che cosa è la spesa per la materia energia?
    Sono gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l'energia elettrica al cliente finale. Comprende le voci relative all'acquisto dell'energia, al dispacciamento (il servizio che garantisce in ogni istante l'equilibrio tra la domanda e l'offerta di energia elettrica) e alla commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento. Per i clienti serviti in maggior tutela, l'Autorità definisce e aggiorna ogni 3 mesi le condizioni economiche di riferimento, tenendo conto principalmente dell'andamento delle quotazioni internazionali degli idrocarburi (petrolio e gas). Nel mercato libero i costi per la spesa per la materia energia sono stabiliti nel contratto di fornitura, ed è su questi costi che si gioca la concorrenza tra le imprese di vendita.
  • Che cosa è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore?
    Sono i costi sostenuti dal distributore per il trasporto dell'energia (a livello nazionale e locale) fino al contatore del cliente e per la lettura dei consumi. Questa componente rappresenta in media il 15% della spesa totale lorda ed è coperta da tariffe stabilite dall'Autorità con criteri uniformi per l'intero territorio nazionale. Nella bolletta, gli importi pagati per tali attività sono suddivisi in: Quota fissa, Quota variabile e Quota potenza.
  • Che cosa è la spesa per oneri di sistema?
    Sono gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, e che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. In particolare per: - messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; - incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate; - copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; - sostegno alla ricerca di sistema; - copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale); - copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia; - integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.
  • Da che cosa è costituito il prezzo della fornitura di gas? Ovvero, che cosa si paga con la bolletta?"
    Il prezzo della fornitura di gas è costituito dalle seguenti voci di spesa: - spesa per la materia gas naturale (comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per l'acquisto della materia prima); - spesa per il trasporto e la gestione del contatore (comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali il gas naturale); - spesa per oneri di sistema (comprende gli importi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas che vengono pagati da tutti i clienti finali). - imposte (Comprende le voci relative all'imposta di consumo, l'addizionale regionale e l'Imposta sul Valore Aggiunto - I.V.A.)
  • Che cos'è il Bonus Sociale Elettrico?
    Il Bonus Sociale Elettrico è uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico, disagio fisico e alle famiglie numerose. Bonus per Disagio Economico Per avere diritto al bonus è necessario è necessario che uno dei componenti del nucleo familiare ISEE sia intestatario di un contratto di fornitura attivo di energia elettrica e/o gas naturale con tariffa per uso domestico o usufruisca di una fornitura condominiale attiva di gas naturale. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza e deve soddisfare uno dei seguenti requisiti: Appartenere a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a € 8.265; Appartenere a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a € 20.000; Appartenere a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda. Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l'INPS invierà i suoi dati al SII. Eventuali domande presentate dal 1° gennaio 2021 in poi quindi non potranno essere accettate dai Comuni e dai CAF e non saranno in ogni caso valide per ottenere il bonus. Bonus per Disagio Fisico Possono ottenere il bonus elettrico per disagio fisico tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i Clienti domestici con fornitura energia elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto a utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) attraverso gli appositi moduli o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane). Per maggiori informazioni consultare la pagina ARERA dedicata. Al link sono disponibili gli ultimi aggiornamenti introdotti.
  • Che cos'è il Bonus Sociale Gas?
    Il Bonus Sociale Gas uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia reti e Ambienti (ARERA) per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Per avere diritto al bonus è necessario è necessario è necessario che uno dei componenti del nucleo familiare ISEE sia intestatario di un contratto di fornitura attivo di energia elettrica e/o gas naturale con tariffa per uso domestico o usufruisca di una fornitura condominiale attiva di gas naturale. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza e deve soddisfare uno dei seguenti requisiti: Appartenere a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a € 8.265; Appartenere a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a € 20.000; Appartenere a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda. Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l'INPS invierà i suoi dati al SII. Eventuali domande presentate dal 1° gennaio 2021 in poi quindi non potranno essere accettate dai Comuni e dai CAF e non saranno in ogni caso valide per ottenere il bonus. Per maggiori informazioni consultare la pagina ARERA dedicata. Al link sono disponibili gli ultimi aggiornamenti introdotti.
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